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L'OCCHIO: LA NOSTRA FINESTRA SUL MONDO

L'occhio è il principale sistema sensoriale che ci permette di conoscere il mondo attorno a noi. L’Apparato Visivo è un insieme di sistemi nel quale l’energia luminosa, attraverso l’occhio, con i suoi mezzi diottrici e dopo idonee trasformazioni da parte di appositi sensori (cioè i fotorecettori retinici), viene inviata contemporaneamente a più apparati, dislocati nella corteccia cerebrale, nel diencefalo e nel mesencefalo, nel tronco dell’encefalo attraverso canali che agiscono in serie ed in parallelo: deve essere considerato come una UNITA’ SENSITIVO-MOTORIA (Von Norden 1985). Il SISTEMA MOTORIO (essenzialmente rappresentato dalla muscolatura extra-oculare) è strumento indispensabile per il sistema sensoriale che lo controlla completamente per allargare il campo di visione (da campo visivo a campo di fissazione), per portare le immagini sulla fovea e stabilizzarla, per allineare gli occhi consentendo la VISIONE BINOCULARE. Se noi paralizzassimo tutti gli oculomotori persino il battito cardiaco causerebbe una instabilità dell’immagine retinica rendendola instabile e sfuocata. Entrambi i globi oculari sono sospesi nell’orbita grazie ai sei muscoli, quattro dei quali (i retti), collegati a delle ‘pulegge’ connettivali all’orbita stessa (Demer), spingono indietro e due (gli obliqui) in avanti: la tensione di uno dei sei muscoli altera questo equilibrio e quindi anche l’acuità visiva.Lo stress accomodativo che deriva anche dalla minima tensione di un muscolo extraoculare è capace di aggravare se non provocare una miopia e movimenti ripetuti possono addirittura portare ad un astigmatismo (Forrest, Harmonn).

CONCETTI IMPORTANTI:

- I muscoli retti esercitano sul bulbo una pressione di circa 15 grammi (Collins, Scott e O,Meara, 1969)Per muovere il bulbo oculare occorre una forza di trazione di 10-15 grammi

- Qualsiasi muscolo oculomotore ha una forza di trazione di oltre 1000 grammi: sovradimensionati di 80-100 volte!!!

- Il bulbo oculare NON HA FORMA E DIMENSIONE PROPRIA, ma la mantiene solo perché pieno di liquido con pressione interna di 13-16 mmHgOgni variazione di lunghezza AP di 0,27 mm equivale/produce una variazione PEGGIORATIVA diottrica di 1 DIOTTRIAI MUSCOLI OCULOMOTORI

- Sono muscoli scheletriciAppartengono alle catene muscolariFibre IIC ad elevata attività aerobicaElevata concentrazione di mitocondriElevato contenuto di enzimi aerobici (POCO AFFATICABILI) Il controllo centrale dei movimenti oculari si realizza grazie alla coordinazione fra i Nc dei mm extraoculari nei nervi cranici III(oculomotore) per i Mm. RETTO INTERNO-SUPERIORE-INFERIORE-OBLIQUO INFERIORE, IV (trocleare) per il M.OBLIQUO SUPERIORE, VI(abducente) PER IL MUSCOLO RETTO ESTERNO.

- I muscoli retti esercitano sul bulbo una pressione di circa 15 grammi (Collins, Scott e O,Meara, 1969).

 

La Percezione visiva conscia, che ha il compito di identificare ed assegnare significato agli oggetti nello spazio, richiede l’azione di numerosi moduli corticali che sono anatomicamente connessi , attraverso le connessioni orizzontali tra gli emisferi, passando per il corpo calloso.In conclusione, noi possediamo tutta una serie di movimenti complessi (coniugati o disgiuntivi) universalmente noti per cui risulta inopportuna una elencazione in questo contesto, per garantire una visione singola e nitida …. ..all’interno del campo visivo …in ogni posizione dello sguardo …in ogni condizione posturale in riferimento alle coordinate gravitazionali, unica vera coordinata oggettiva e stabile per tutta la vita

IPOCONVERGENZA OCULARE

 

Maddox (1893) classificava così la CONVERGENZA:

-Tonica: Sposta la posizione degli occhi dalla condizione di riposo (divergenza; posizione di Bell) ad una condizione di leggera convergenza (dark vergence) che rappresenta il punto di equilibrio tra convergenza e divergenza. Sembra piuttosto stabile tutta la vita-Accomodativa: è la convergenza attivata dall’accomodazione ( è la facoltà dell’occhio di mettere perfettamente a fuoco un oggetto in base alla distanza dall’occhio).

-Fusionale: è la convergenza attivata dalla disparità delle immagini retiniche. E’ involontaria e simile agli altri movimenti di vergenze fusionali.

-Prossimale (saccadica o di inseguimento) Legata all’influenza della vicinanza di un oggetto.

 

In posturologia (B. Bricot), ha un ruolo preminente e si valuta portando una mira alla radice del naso: questo test, dall’esecuzione assolutamente semplice e ripetibile, stressando la funzionalità dei singoli muscoli svela in modo talvolta eclatante contratture assolutamente misconosciute. Le due tipologie sottendono a circuiti nervosi completamente diversi e vanno testati entrambi.Ricordando che il nostro sistema appartiene alla ‘dinamica non lineare’ personalmente mi limito alla valutazione della presenza o meno dell’ipoconvergenza non ritenendo un ‘buon risultato’ la diminuzione del punto di rottura: l’ipoconvergenza deve essere completamente trattata perché ne deve essere tutelata l’integrità funzionale per permetterne la massima performance.

 

CAUSE DELL’IPOCONVERGENZA OCULARE (B.Bricot)

CAUSE PRIMITIVE(generalmente sull’occhio non dominante) - Traumi Cranici soprattutto con perdita anche repentina di coscienza - Distorsioni cervicali per il coinvolgimento delle vie dell’oculo-cefalogiria all’inverso (Mmm collo molto ricchi di fusi neuromuscolari) - Ipertensione endocranica da convulsioni, sindromi meningee, accidenti cerebrovascolari, ascessi, meningiti - Epilessie - Malattie autoimmuni - Fratture colonna vertebrale - Sofferenze fetali - Episodi febbrili

 

CAUSE SECONDARIE (possono essere coinvolti indifferentementei due occhi) - Focolaio dentale (omolaterale) o disturbo occlusale (omolaterale) , spesso un precontatto o contatto non lavorante, attraverso afferenze trigeminali sulle formazioni che intervengono nell’oculomotricità. Se il disturbo è più complesso lo scompenso sarà dal lato dello spasmo muscolare o della patologia articolare. - In corso di trattamento ortodontico - Epatiti soprattutto sull’occhio destro - Antidepressivi soprattutto triciclici (spesso difetto bilaterale).

Di fatto però, focolai irritativi trigeminali (occlusione dentale) a parte, è secondaria la causa determinante: il dato di fatto è che si tratta di una ‘anomalia’ praticamente sempre presente in tutti i Pazienti, salvo rare eccezioni.

IPOCONVERGENZA OCULARE

 

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